Nella pagina introduttiva di questo blog abbiamo scritto che siamo entrati da qualche tempo nella fase salutista, dopo anni di eccessi tipici da rock star.
Non è vero, che siamo nella fase salutista.
E’ un’invenzione narrativa, strumentale al fatto di “fare simpatia”.
In realtà noi abbiamo tendenze suicide, come tutti gli artisti veri, quindi non ce ne fotte estremamente un cazzo di migliorare la qualità della nostra vita, come non ce ne fotte un cazzo di fare simpatia.
Il vero motivo per cui ci occupiamo di nutrizione è più profondo ed è legato alla nostra missione.
La nostra missione artistica è esprimerci in modo totalitario attraverso la musica.
Per farlo dobbiamo focalizzarci su temi decisivi e di portata cosmica.
La musica dei [dK] parla di sistemi, di sistemi umani in particolare e del loro collassamento ancora più in particolare (questo post è pieno di parole chiave).
L’alimentazione ha segnato le svolte evolutive nella storia dell’uomo, da sempre.
Quindi è ovvio che in questi anni di involuzione accellerata della specie umana ci si debba focalizzare sull’alimentazione.
E’ ovvio.
Molti sostengono che il mondo imploderà a livello macroeconomico, a livello ambientale, a livello di ingiustizia sociale che indurrà conflitti interni agli stessi stati sovrani – si, è verosimile, però la matrice molecolare, comune a tutti questi livelli, sta nel cibo. Evidentemente.
Sta nelle molecole che introduciamo a vanvera nel nostro organismo tutti i giorni, sta nelle nostre abitudini idiote ed autolesioniste, sta nel nostro modo profondamente innaturale di interagire con la dimensione temporale e ambientale della vita sulla terra.
Cioè – se siamo accidiosi, meschini, egocentrici ed orientati sempre, solo e brutamente al breve periodo e ai grandi brand (scontati negli outlet), è colpa anche di quello che mangiamo e dello stress cronico che ci autoinfliggiamo.
La nostra quotidianità è ormai così distante dalla nostra genetica al punto che non è inadeguato cominciare a ragionare in termini di sub-umanità.