Stiamo invecchiando precocemente.
Si reitero le stesse cose.
E’ per vincere le resistenze.
Stiamo invecchiando in modo precoce e a livello sistemico.
Appunto.
Lo vediamo da ogni cosa.
Anche dal pop.
Prendiamo Alessandra Amoroso.
Questa qui avrà vent’anni, poco più.
Le fanno cantare canzoni di una obsolescenza inarrivabile.
Cioé le canzoni che fanno cantare a questa qui sono distillato di merda invecchiata nella torba per millenni tipo il wiskhey dell’isola di Sky.
Vorrei riuscire ad esprimere meglio il mio disgusto per questa cosa, ma oggi non sono in giornata.
Io vorrei conoscere chi scrive queste canzoni e vorrei sapere cosa mangia e quanto e come dorme.
Vorrei conoscere i livelli ematici di Vitamina D3, il rapporto AA/EPA che hanno nel cervello.
Questa è gente che ha sviluppato livelli di infiammazione neuronale da record.
E al quel punto ognuno reagisce a modo suo: c’è chi diventa bi-polare, chi sviluppa forme di Alzheimer precoce, e c’è chi scrive canzoni per Alessandra Amoroso.
Questi si sono giocati l’ipotalamo (ne hanno spanato i recettori) a forza di farsi di glucosio.
Non riesco a concerpire che ci sia gente così vecchia déntro.
Solo una diseregolazione ormonale sistemica può spiegare un decadimento simile.

Eppure hanno ragione loro.
I ragazzini comprano i dischi e riempiono i palazzetti.
La sindrome metabolica del teen ager mediata dal marketing (Market Driven Metabolic Syndrome) ha fatto sì che questo potesse accadere.
Forse gli opiodi del glutine.
Si perché io li immagino gli autori di queste canzoni che fanno una pausa mangiando la pizza al trancio con la Coca Cola Diet o col Pago. Magari è gente anagraficamente giovane.