Dopo il post sui froci, ho deciso di far decadere uleriormente il livello di questo blog, parlando esplicitamente di calcio, e proprio della partita “Italia – Croazia”.

In genere il gioco del calcio è molto complesso.
Complesso nel senso che i risultati sono il punto di arrivo di una lunga serie di fattori che interagiscono tra loro in modo molto stratificato e difficilmente rutinabile: cioè è questione di culo.
Quindi non è mai banale commentare una partita o una serie di partite e fare delle valutazioni sensate circa il fatto che una squadra vada bene o male.
Però il caso dell’Italia è talmente eclatante, che mi viene da rivelare al mondo il motivo per cui a un certo punto la squadra perde forza, lucidità, e involve.
Sono quasi imbarazzato nello scrivere una cosa ovvia, ma evidentemente il punto fino al quale non si capisce un cazzo in questo paese è stato fissato talmente in alto, che occorre esplicitare anche le cose ovvie.

L’Italia non brucia i grassi.
Semplice.
L’italia mangia troppi carboidrati, l’Italia non brucia i grassi e a 3/5 della performance cede di schianto.

Se è vero quello che dice il cuoco della nazionale nella pubblicità
“a colazione frutta, latte, pane e nutella”
è un miracolo che questi atleti riescano a stare in piedi dopo 25 minuti.
Cioé i croati mangiano le bistecche di agnello alimentato ad erba e vissuto allo stato brado.
E noi mangiamo il pane, la nutella e le pesche delle serre.
Un mix poderoso di proteine, grassi, collagene e minerali contro frumento, fruttosio e Omega6.
E ci stupiamo che sono 60 anni che non battiamo una nazione che è un decimo di noi.
Poveri, coglioni, idioti.
Certo, anche loro arriveranno al nostro stesso punto di decadenza, perché l’industria agro-alimentare ha invaso i supermercati di tutto il mondo con la matrice Frumento-Fruttosio-Omega6.

I grassi sono il carburante vero che gli umani devono utilizzare.
I carboidrati servono in dosi modulate per il cervello (alcune aree) e per gli sforzi muscolari intensi.
I carboidrati possono essere stoccati in dosi reltivamente basse, nel fegato e nei muscoli (glicogeno).
Bastano relativemente pochi minuti a grande intensità agonistica per esaurire le scorte di glicogeno.
E a quel punto il tuo organismo comincia a sacrificare i muscoli per ricavare glucosio dalle proteine.
E’ evidente che non è una strategia efficiente.
Viceversa l’organismo, dopo avere esaurito il glicogeno dovrebbe switchare verso un metabolismo brucia-grassi.
Invece di abbattere muscoli ed entrare in riserva, bisogna accedere alle scorte di grasso, dismetterle e ricavarne energia.
I mitocondri all’interno delle cellule generano energia chimica (ATP) dai grassi e dal glucosio.
Se usano i grassi producono meno scorie metaboliche, meno radicali liberi.
Efficienza mitocondriale.
Troppi carboidrati sovraregolano l’insulina.
L’insulina dirotta il surplus energetico negli adipociti e, soprattutto, inibisce il rilascio del grasso dagli adipociti stessi.
Troppo zucchero si trasforma in grasso che poi non riesco ad utilizzare efficacemente.
Non ho energia e il grasso che potrei bruciare non viene rilasciato.
Riequilibrare il bilancio grassi-carboidrati nella dieta porta allo stesso modo grasso di riserva negli adipociti, ma senza sovraregolare l’insulina, perché il glucosio ematico è sotto controllo.
Se l’insulina si mantiene a livelli normali il grasso viene efficacemente dismesso dagli adipociti quando ne ho bisogno.
Se mangio grasso, lo posso facimente riutilizzare quando ne ho bisogno.
Se mangio troppo zucchero (ed è facilissimo), lo converto in grasso, lo accumulo e, avendo sovraregolato l’insulina, non riesco a dismetterlo.

Cassano che al 50-esimo minuto sta per vomitare dopo uno scatto di 10 metri è la manifestazione lampante di un metabolismo che non riesce a bruciare i grassi dopo aver esaurito il glicogeno.
Nel caso di Cassano poi non c’è neanche massa muscolare da abbattere per ricavarne glucosio.
Qualcuno potrebbe pensare che Cassano nan ha bisogno di glucosio perché non ha il cervello, ma non è così.
Cassano il cervello ce l’ha, ovviamente.
Il suo problema di idiozia disinibita è legato ai livelli di serotonina, ma non è questo il punto.

In realtà io stavo cercando di smettere col calcio.
Però quest’anno la squadra per cui facevo il tifo da bambino ha cominciato a bruciare grassi come una fornace, e mi sono ri-appassionato.
Vorrei citare una partita: la semifinale di ritorno di Coppa Italia “Juventus – Milan”.
Il Milan è una suadra di atleti meravigliosi, tecnicamente e atleticamente, anche perché sono quasi tutti stranieri.
Insomma il Milan nei 90 minuti aveva fatto una bella partita, con lucidità, energia e, soprattutto, con uno skill tecnico notevole.
Poi è cominciato il primo tempo supplementare ed è successa una cosa inequivocabile.
Il Milan ha cercato di resistere, la Juve ha cominciato a correre più forte di prima, con più lucidità di prima, con più brutalità di prima.
La brutalità agonistica si manifesta quando a un certo punto uno dei due contendenti travolge l’altro, perché evidentemente l’equilibrio si è spezzato in modo eclatante, a esondazione proprio.
Quelli della Juve nel primo tempo supplementare hanno buttato la palla dentro a forza, a spallate, di violenza.
Ma con lucidità, sapendo quello che facevano.
Dopo 8 tiri in porta in due minuti, a un certo punto Vucinic ha deciso di tirare una cartella a 200 km all’ora da 30 metri.
Dopo 100 minuti di corsa e contrasti.

Sono stati i ketoni, neanche i grassi, sono stati i ketoni.
Il metabolismo ketogenico è una fase ancora successiva rispetto al metabolismo brucia-grassi.
I ketoni sono frammenti di grassi reciclati.
Cioè vuol dire che stai davverro raccattando tutto quello che c’è in giro e lo stai buttando nei mitocondri.
Tra l’altro i ketoni sono l’unico substrato, alternativo al glucosio, che può essere utilizzato dal cervello (non tutte le aree del cervello, ma una buona parte di esse).
Quindi il metabolismo ketogenico è una condizione, se vogliamo estrema, ma che è una sorta di stato di grazia.
Sei forte e lucido e ti chiedi “ma come cazzo è possibile?”.
La raggiungi dopo un digiuno e/o alla fine di una performance atletica lunga, senza assunzione di carboidrati o proteine durante.

Il corretto bilancio tra grassi-carboidrati (e proteine) è la leva con cui l’essere umano può accedere all’efficienza mitocondriale/bucia-grassi/brucia-ketoni.
I mitocondri sono la chiave, altro che Giaccherini che non fa la diagonale.
Mi fate ridere i coglioni.

Detto questo, Bilic è un grosso idolo.