Questo è il post che conclude la trilogia di post sulla Misura.
Ho cominciato a scrivere la trilogia per esprimere in qualche modo il mio odio pieno verso questi stronzi della Misura, ma non è che avessi in mente un’idea strutturata o un messaggio preciso.
Quindi adesso mi trovo in difficoltà a trovare un epilogo incisivo.
Comunque, non completare la trilogia sarebbe formalmente inopportuno.
Quindi la completo.
Abbiamo anallizzato negli episodi precedenti il modo in cui la Misura si sia appropriata indebitamente della parola benessere, attribuendola ai suoi prodotti dietetici.
A Luglio 2012, allo stato attuale della scienza umana, una buona definizione di benessere fa più o meno così.
Livelli relativamente bassi di infiammazione molecolare in un regime di relativa efficienza mitocondriale.

I prodotti della misura soto tutti promotori di infiammazione molecolare e sono tutti promotori di inefficienza mitocondriale.
I prodotti dietetici della Misura sono nutrizionalmente inerti, alti in carboidrati (anche quelli senza zuccheri aggiunti), poveri in grassi (se li hanno hanno i grassi sbagliati: vegetali Omega6), poveri in proteine (ma meglio: dal momento che l’unica proteina presente è quella del frumento, virtualmente indigeribile per l’uomo ed immunoreattiva).
Quindi i prodotti dietetici Misura sono promotori di inefficienza mitocondriale (alto tasso Carboidrati/Grassi) e promotori di infiammazione molecolare (immunoreattività del glutine e sovraregolazione dell’insulina indotta dall’alto carico glicemico dei carboidrati).

Non esiste una sola buona ragione nutrizionale per assumere un prodotto dietetico Misura.
Sono buoni?
Non entro nel merito.
Il punto è che esistono moltissime cose estremamente buone di cui la gente si depriva a vanvera, che hanno un bilancio nutrizionale molto più positivo dei prodotti dietetici Misura.
Qualsiasi cibo di base (ingrediente) ha un così detto bilancio nutrizionale.
Quasi niente ha un bilancio nutrizionale eccellente (tranne forse il cocco) e quasi niente ha un bilancio nutrizionale pessimo (tranne forse il frumento).
E’ sempre questione di soglie, di equilibrio e bilanciamento.
Esattamente come l’arrangiamento e il missaggio di una canzone.
I prodotti dietetici Misura mettono insieme tutte cose, direi solo cose, che tendono al pessimo.
In più come dice Carmen Consoli, sono tristi, annoiati e asciutti (senza grassi).