E’ successo.

L’anno scorso abbiamo realizzato uno tra i dischi più importi del ventunesimo secolo.
Non siamo stati capaci di farlo ascoltare agli esseri umani.
Il problema dei musicisti oggi non è quello di vendere la musica.
Il problema è quello di farla ascoltare.
Gli umani non ascoltano più da anni la musica in modo attivo, bensì viene loro somministrata dall’industria con la tecnica degli Ascolti Involontari Reiterati.
Al di fuori di questa dimanica non esiste niente.
Al di fuori del circuito basato sulla Somministrazione di Ascolti Involontari Reiterati (SAIR) la musica non esiste per la gente.
Vi siete chiesti il motivo per cui vi capita di ascoltare nell’aria (il concetto di “ascoltare nell’aria” è determinante) non più di 20/30 artisti, che poi evidentemente ruotano nell’arco delle settimane, dei mesi, degli anni.
Gli artisti in realtà sarebbero 20/30 milioni, ma ve ne fanno ascoltare 20/30. Come mai?
Come mai io conosco TUTTE le canzoni di Emma sebbene non abbia mai fatto NULLA di volontario per ascoltarle?

Ma non è questo che volevo dire ‘che poi mi incazzo solo e maltratto il mio cane.
Volevo dire che evidentemente noi [dK] siamo estremamente amareggiati.
Ma lo sapevamo già prima, e non per questo ci siamo fermati.
E qui si ritorna all’analogia con Gesù Cristo.
Insomma siamo molto amareggiati e ognuno di noi reagisce a modo suo.
Chi sta reagendo peggio è senz’altro il Professor [glazzy].
In questo blog ho spesso parlato delle correlazioni dirette che esistono tra la musica e la cucina, tra gli arrangiamenti e la nutrizione, tra il processing audio e la biochimica, tra il missaggio e il bilanciamento dei nutrienti.

Insomma è successo veramente.
Il Professore ha trovato il suo naturale modo di evadere dall’amarezza sistemica legata a Method and Hate.
E’ successo.
Il Professore ha messo su un blog di cucina.