Volevo scrivere alcune parole sul video dei [dK].
E sulla canzone del video.
Exposed To Pain (from the beginning).
Anche perchè è tutto collegato.
Le parole, la musica e le immagini intendo.

Negli anni ’90 quando i giornalisti chiedevano a Martin Gore delle robe sul significato dei testi delle sue canzoni, lui faceva il figaccione e diceva che non voleva dare alcuna spiegazione, perché la canzone avrebbe avuto tutto da perdere da una eventuale spiegazione.
Diceva che l’ascoltatore doveva essere libero di trovare il suo personale significato, o messaggio, o evocazione, senza condizionamenti.
Giustissimo.
Ineccepibile.
Inamovibile.
Tuttavia un atteggiamento di questo genere te lo puoi permettere se:
# l’ascoltatore esiste,
# l’ascoltatore ha una sensibilità artistica decente.

E’ evidente che noi non ci possiamo permettere un atteggiamento di questo genere.
Per assenza di entrambi i fattori citati sopra.
In realtà oggi neanche i Depeche Mode hanno più un atteggiamento di questo genere.
Meglio: i giornalisti oggi non chiedono più ai Depeche Mode un cazzo di niente circa i testi delle canzoni, perché i testi delle canzoni sono diventati oggi un dettaglio irrilevante in un contesto di resistenza sistemica alle segnalazioni artistiche (ASSR – Artistic Signaling Systemic Resistance).
Uno comincia ad invecchiare quando si ritrova costantemente a ritenere che i tempi andati erano migliori.
Tuttavia, all’ultimo concerto dei Depeche Mode a cui sono stato c’era, tra gli altri, un individuo che indossava una T-Shirt di Ligabue.
E’ evidente che il mondo è cambiato brutalmente.

Comunque, fatta questa premessa, io scrivo alcune parole sul video dei [dK], giusto per inibire la sensibilità artistica dei nostri ascoltatori.
Però lo faccio nel prossimo post.