Tempo fa l’ottimo Ben Stiller fece un film molto brillante, Zoolander, che ipotizzava un mondo controllato sostanzialmente dall’industria della moda.
L’idea era suggestiva.
Però non ha trovato riscontri effettivi.
Chi frequenta questo blog sa che noi altri dei [dK] siamo convinti del fatto che, viceversa, a controllare il mondo sia un cartello basato su industria discografica, industria alimentare ed industria farmaceutica.
E’ una questione di esposizione passiva.
Tutti ascoltano Alicia Keys.
Tutti mangiano il frumento.
Tutti i medici prescrivono antibiotici e antinfiammatori.
Non ripeterò ciò che ho già divulgato in passato.
Volevo focalizzarmi adesso sul fatto che la sAIR in questi giorni sta indugiando in modo anomalo su tre canzoni in particolare, di tre artiste americane.
sAIR = somministrazione Ascolti Involontari Reiterati
Sono tre canzoni in qualche modo malinconiche.
Tutte e tre.
Girl on Fire di Alicia Keys, Diamonds di Rihanna e Try di Pink.
Non può essere casuale.
Da 10 anni a questa parte la sAIR non indugiava così a lungo su musica malinconica.
Dev’esserci un disegno dietro.
Una strategia di controllo di qualche tipo.
C’è sempre un disegno dietro le dinamiche di sAIR.

A integrazione (part I):
magari qualcuno starà pensando “io non conosco Alicia Keys”, e crederà di essere immune alla sAIR e al cartello agro-pharma-business.
Cazzata: al limite qualcuno non conosce Alicya Keys di nome (ad esempio mia madre e mia suocera), ma tutti – tutti hanno ascoltato nell’ultimo mese “this girl is on fire” almeno 200 volte.
Anche mia madre e mia suocera.
E’ così.
Punto.
Se qualcuno è convinto di non averla mai ascoltata ha una sovracrescita batterica nel cervello.
Non è una battuta, succede.
Basta dormire poco e bere molto succo di frutta, e alcol.
I cocktail alcolici alla frutta funzionano molto bene in questo senso.

A integrazione (part II):
non odiamo Alicia Keys, anzi, la riteniamo uno di quei casi in cui, per culo, l’industria discografica somministra qualcosa di artisticamente rilevante.
Soprattutto nella versione Ape Magà.
L’Ape Magà è quella triste, da non confondersi con quella cretina dell’Ape Maia, quella della profezia.