Alcuni temi promossi e divulgati dal favoloso Prof. Ayers.
Quando io rilevo del talento puro, Ulver, Lana Del Rey, Art Ayers, mi adopero, nel mio piccolo, per contribuire a divulgarlo.
Alcuni li potrebbero ritenere rivoluzionari o provocatori, i temi promossi dal Prof. Ayers, dico.
Non è così: le sue raccomandazioni sono semplicemente di buon senso.
Il problema è che ci siamo allontanati dal buon senso, di molto.
Riteniamo normale ciò che per l’organismo umano è al limite aberrante.
E riteniamo sbagliato o pericoloso ciò che rientra nella normalità.

Il punto è che l’organismo umano, e in generale qualsiasi complesso biologico, tende all’omeostasi.
Esistono delle tensioni contrapposte che a un certo punto trovano un punto di equilibrio.
Questo succede a livello molecolare e a livello macroscopico.
Questo succede anche ad altri livelli.
A livello economico – domanda e offerta, a livello sociale – squilibri sociali e guerre civili, a livello fisico-astrofisico – i sistemi orbitanti.

Un complesso biologico tende all’equilibrio, tende a stare in pace con sé stesso e col proprio milieu (ambiente circostante – microrganismi).
Un complesso biologico tende a rimanere sano e ad invecchiare lentamente, fino a quando le spinte che lo allontanano da una situazione di omeostasi non sono troppo forti e troppo reiterate.
Più spesso e più intensamente ci allontaniamo dal punto di omeostasi ideale, più i sistemi di emergenza dell’organismo consumano risorse (enzimi, ormoni, globuli bianchi) per ripristinare una situazione di equilibrio.
Nella vita di un essere umano vivente in un contesto per così dire occidentale, i fattori che muovono le spinte più violente sono (abbastanza in ordine di incisività):

— antibiotici
— carenza di sonno e/o inversione cicli circadiani (lavori notturni, movida fino alle 4 di mattina)
— non esposizione a raggi UBV e/o mancata sintesi di vitamina D
— alimentazione squilibrata in termini di macronutrienti – carboidrati/proteine/grassi
— eccesso di glutine
— eccesso di igiene (lavarsi le mani prima di mangiare, detergenti antibatterici per il corpo e per la casa)
— carenza nell’alimentazione di fibra solubile (polisaccaridi) e amidi resistenti ad enzimi umani
— sovra-regolazione degli ormoni delle stress (da impulsi psicologici o fisici)
— corticosteroidi
— eccesso di cibo
— eccesso di glucosio alimentare (zucchero, sciroppo di glucosio, amidi assimilabili via enzimi umani)
— eccesso di grassi polinsaturi Omega6 (Acido Linoleico – LA, Acido Arachidonico – AA) e carenza di acidi grassi Omega3 (EPA, DHA)
— eccesso di fruttosio (fruttosio isolato, zucchero, sciroppo di glucosio-fruttosio, succo di frutta)
— eccesso di alcol
— soppressori di acidità gastrica
— antinfiammatori non steroidei
— eccesso di fumo di sigaretta
— latte pastorizzato e/o in polvere
— eroina
— carenza di vitamina C
— eccesso di cannabis
— acidi lisergici e droghe sintetiche
— multivitaminici (in particolare A, E, gruppo B)
— eccesso di cocaina
— esposizione a cloruri (piscine)
— eccesso di attività sportiva (maratona, ciclismo, jogging)
— eccesso di cocaina

Alcune cose possono sembrare provocatorie, almeno l’ordine di incisività, in realtà non sono provocatorie e non c’è alcun tentativo di ironia.
Questo elenco è calato sulla realtà che osservo generalmente io, in Italia.
L’ordine è determinato sia dall’incisività in assoluto del fattore in questione, sia dalla diffusione del suo impiego.
Ad esempio: cortisone ed eroina.
Sono entrambi potenti immunosoppressori, quindi mettono in stand by il sistema immunitario / stati infiammatori e ti fanno stare meglio.
E’ evidente che farsi di eroina è in assoluto peggio che assumere del cortisone, non fosse altro perché il farmaco è controllato in termini di principio attivo, di modulazione di rilascio ed è somministrato da un medico per un buon motivo.
Tuttavia ci sono relativamente poche persone che si fanno di eroina e moltissime persone a cui viene somministrato il cortisone quindi, in questo senso, il cortisone è più alto in classifica.

Altra precisazione: in alcuni casi ho messo “eccesso di”, e in altro casi no.
E’ evidente che tutto, o quasi tutto, è “dose sensibile”.
La cosa più devastante, quindi meno dose sensibile, sono gli antibiotici, e infatti non ho messo “eccesso di antibiotici” – il discorso è complesso – in breve – chi è costretto a fare una cura antibiotica perché è a rischio la sua vita, dovrebbe assumere contestualmente enormi quantità di lattobacilli e bifido batteri e, nelle settimane seguenti, in modo modulato, esporsi allo sporco, esporsi a luce solare nelle ore centrati (raggi UVB – vitamina D) e mangiare molta fibra solubile e amidi resistenti: verdure, mele, arance, patate e riso cotti e raffreddati – ma qui è lunga.
Il tema antibiotici/microbiome è il tema centrale della visione – della poetica, direi – del professor Ayers – questo cosa può suonare molto come una cosa da indie vegan-freindly, ma non è così neanche di striscio.
In altri casi non ho messo “eccesso di”, e sono generalmente i farmaci – anche i farmaci sono dose sensibile, però il concetto è che un farmaco è un rimedio estremo, che dovrebbe servire a superare l’emergenza e non a gestire i sintomi di una situazione patologica non affrontata realmente e non spiegata realmente – quindi, in questo senso, un eccesso di farmaci è un’aberrazione in sé.
Ecco, il fatto che i farmaci siano considerate delle cose normali, è un’aberrazione, proprio.
I farmaci allontanano brutalmente l’organismo dal punto di omeostasi, e sono fondamentali proprio/solo nelle situazioni di emergenza in cui l’organismo si è allontanato, appunto, dal punto di omeostasi e non riesce a ripristinare la situazione di equilibrio in autonomia, e quindi a ha bisogno di un intervento esogeno molto pesante.
Il punto è che dovremmo parlare di casi limite.
Il cortisone uno dovrebbe prendevo 2 volte nella vita, gli antibiotici una, gli antinfiammatori non steroidei 20 volte.
L’ultimo caso in cui non ho messo “eccesso di” è per il latte pastorizzato – il latte pastorizzato è un non senso, il latte o lo si beve crudo, o lo si lascia fermentare – yogurt, formaggio.