Abbiamo parlato di Guardiola, recentemente, assimilandolo alla categoria degli innovatori.
Innovatori nel senso di uomini capaci di indurre nel mondo umano un salto di paradigma.
Il salto di paradigma è un cambiamento radicale nel modo di fare le cose.
Generalmente questo cambiamento deriva da una maggiore comprensione delle cose.
Generalmente questo cambiamento induce un miglioramento nell’espressione dell’intelligenza umana.
Il salto di paradigma è senza ritorno, nel senso che, evoluzionisticamente, implica dei vantaggi.
Ai vantaggi non si rinuncia, perché l’evoluzione naturale si basa sui vantaggi e l’economia capitalista si basa sul vantaggio competitivo.
Dunque un metodo introdotto da un salto di paradigma batte evoluzionisticamente quello precedente e lo estingue.
Il mondo umano funziona così, il mondo animale, il mondo vegetale, insomma il mondo biologico.

Fa eccezione uno sport, uno sport brutale, vile e ingiusto (infatti è lo sport preferito dagli umani).
Esiste uno sport dove una botta di culo, o una serie di botte di culo, possono ribaltare ogni costruzione logica.
Un modello evoluzionisticamente ineccepibile, come quello concepito da Guardiola, è collassato sotto i colpi di culo del Chelsea.
Brutali, caotici (nel senso di casuali), innaturali (nel senso di contrari alle leggi evoluzioniste) colpi di culo del Chelsea.
In Italia c’è un discepolo di Guardiola, tutti gli innovatori hanno dei discepoli, che sta facendo la stessa fine.
E’ evidente che sto parlando di Antonio Conte.
La sua storia è meno nobile di quella di Guardiola, però è significativa di una tendenza sinistra che si sta manifestando.
Conte, da buon discepolo, ha mutuato la logica di base del sistema di Guardiola: tenere la palla e impedire agli avversari di tenerla – dare grande continuità al proprio gioco e dare discontinuità cronica al gioco avversario, alimentare la confidenza, l’autostima della propria squadra e umiliare l’avversario, inibendone all’origine il potenziale.
L’applicazione di questo modello ha funzionato, fino a ieri sera.
Ieri sera la squadra di Conte ha umiliato come di consueto l’avversario.
L’avversario non ha avuto realmente alcuna possibilità di realizzare un gol.
L’avversario non è stato in grado di costruire alcun disegno di gioco che potesse generare una possibilità di realizzare un gol.

Stava funzionando anche ieri.
Poi è successa l’unica cosa che potesse alterare lo stato delle cose.
La squadra di Conte ha manifestato una improvvisa autoimmunità che l’ha indotta ad attaccare sé stessa.
Il portiere ha offerto all’avversario il pallone a porta vuota.
Possiamo chiamarlo Caos, Sfiga, Culo, o dio.
Fatto sta che è intervenuto qualcosa o qualcuno che sta al di sopra delle leggi dell’evoluzione.
Forse Berlusconi è coinvolto.

Il salto di paradigma è lo scalino attraverso il quale l’evoluzione naturale definisce il progresso.
Da un salto di paradigma non si torna indietro, a meno di violare le leggi dell’evoluzione.
E di involvere.
Ci troviamo di fronte a qualcosa di profondamente innaturale, di involutivo, di aberrante.

Il calcio è il dominio umano nel quale succedono cose aberranti.
human systems collapse