Ultimamente abbiamo postato cose un po’ troppo interessanti, alcune persino utili, quindi il blog ha avuto una contrazione evidente di visite.
Così non va.
E allora parliamo di calcio.
Io so cosa è successo veramente nella testa del guardialinee che ha annullato il gol al Catania.
In realtà è banale ma l’umanità è incapace di fare ragionamenti lineari.
Il motivo è sempre lo stesso: apnea neuronale da eccessiva fluttuazione di glucosio ematico (in uno scenario di resistenza all’insulina).

Allora è andata così.
Uno del Catania fa un traversone basso e guizzante da tre quarti campo.
Una di quelle palle veloci, ficcanti e sporche.
Arriva da tre quarti campo, quindi il guardalinee verosimilmente non è allineato bene rispetto al gruppo dei difensori in mezzo all’area.
Vede sta palla che filtra in mezzo al gruppo di giocatori in mezzo all’area, forse smorzata da qualcuno, forse no.
Vede che sta palla un po’ sporca e smorzata fila via fino a sbattere sul palo.
Quel coglione di Buffon sembra quasi inciamparsi, non c’arriva e gli va di culo che prende il palo.
Però la palla torna in campo e a quel punto ci sono due stronzi del Catania due metri avanti a tutti.
Uno la tira dentro, evidentemente, a porta vuota.
Allora il primo istinto che ha il guardalinee è di alzare la bandierina, pensando tipo:
“sti due due stronzi sono due metri avanti a tutti – fuorigioco”.
Otto millisecondi dopo pensa:
“però forse lì in mezzo all’area quanche stronzo della Juve ha toccato la palla… tanto più che quel coglione di Buffon sembra essere stato ingannato dalla traiettoria… se è successo così, i due stronzi del Catania sono ritornati in gioco e il gol è buono”.
Continua a pensare:
“se è così e se annullo un gol buono questi mi sparano colla lupara in mezzo ai coglioni”
Così abbassa la bandierina subito dopo averla alzata.
L’arbitro quindi convalida il gol.
Lo stadio è una bolgia di gente con l’accento siciliano che urla di gioia:
“mmmiiinchia…!!!!… sssoooucah…!!!!”
Poi gli si fa contro uno della panchina della Juve tutto tatuato (NdA Pepe), che gli urla in romanesco una roba tipo perchè cazzo ha abbassato la bandierina, che era fuorigioco, che se ha alzato la bandierina subito perché cazzo l’ha abbassata subito dopo?
Allora pensa:
“andate tutti affare in culo, devo capire chi cazzo ha toccato la palla in mezzo all’area, se l’ha toccata qualcuno o che cazzo è successo”.
Allora chiama via radio il quinto uomo o com’è che si chiama quello che sta dietro la porta.
Gli chiede:
“quel traversone lì del cazzo, l’ha toccato qualcuno della juve o no???”
Il quinto uomo gli dice:
”no è un coglione del Catania che ha aggianciato in qualche modo la palla di testa allungandola sul palo”.
A quel punto, circondato da 15 giocatori della Juve più l’arbitro col Pepe al culo, pensa:
“affanculo, se quelli della Juve in area non hanno toccato la palla sti due sono in fuorigioco, eran troppo avanti”
E dice all’arbitro che deve annullare.

E’ andata così.
In realtà i due giocatori del Catania davanti a Buffon non erano in fuorigioco al momento della partenza del traversone, due secondi prima.
Ma è estremamente comune sbagliare a valutare il fuorigioco sui traversoni da trequarti campo che hanno uno sviluppo non lineare in area di rigore.
Perché si apre una finestra spazio-tempo relativamente ampia e la mente umana non riesce a fissare i momenti decisivi.
Se Pepe non gli avesse urlato contro forse il guardalinee non avrebbe chiamato via radio il quinto uomo, e avrebbe indovinato la cosa giusta come risultante di due errori di valutazione: i due stronzi del Catania erano in fuori gioco (errore), ma sono stati rimessi in gioco da un tocco di un altro stronzo della Juventus in area (errore).
Dopo di ché, in quella partita lì mi sembra che l’arbitro abbia fatto diverse cappelle, tipo una in cui un giocatore molto negro della Juve (NdA Pogba) si è preso un cartone in faccia (vero, non finto) in area di rigore e nessuno ha visto niente.

Che il potere economico possa condizionare in modo trasversale e indiretto la classe arbitrale è verosimile.
Il Business guida il mondo umano, del resto.
Quindi è verosimile.
In Italia però dagli anni ’90 in poi si è instaurato un certo livello di equilibrio, una roba che in biologia si chiamerebbe omeostasi.
Tipo quando diverse forze esercitano una pressione circa contrapposta per cui, ad un certo punto, la situazione tende sempre e comunque ad un equilibrio.
Si pensi alla forma molecolare di una proteina qualsiasi.
Una proteina è una sequenza di aminoacidi, alcuni idrofobici ed altri idrofili.

“Proteins in water fold and unfold in thousands of alternative configurations until the final shape is reached in which there is not enough energy in the molecular vibrations and movements of the water molecules to knock the protein into an alternative shape.” Art Ayers
“Le proteine in acqua si piegano e si ripiegano in centinaia di configurazioni alternative, fino a che non venga raggiunta la forma finale, nella quale non c’é (più) sufficiente energia, nei movimenti e nelle vibrazioni molecolari delle molecoli di acqua, in grado di spingere la proteina in una (ulteriore) forma alternativa.”

Quindi, tra Agnelli, Moratti, Tronchetti Provera, De Laurentis, Della Valle, Berlusconi, è tutta una tensione a chi spinge di più.
La tensione si risolve, inevitabilmente, in un punto di omeostasi, descritto in modo fulminante dal favoloso Art Ayers.
E’ ridicolo pensare che la realtà del calcio italiano nel 2012 possa essera diversa da una condizione di omeostasi, cioè di relativo equilibro.
E’ innaturale.
E’ incompatibile con le leggi della biologia molecolare sul pianeta terra.
A questo punto qualche idiota potrebbe dire “ok, infatti è stato il Catania a prenderlo nel culo, visto che il Presisdente del Catania non conta niente”
Errore: il Catania, e tutte le altre squadre economicamente meno rilevanti, rientrano indirettamente nel quadro di omeostasi descritto.
Nel senso che il sistema-calcio riconosce nel danno inflitto al Catania, a vantaggio della Juventus, un danno inflitto a Moratti, Tronchetti Provera, De Laurentis, Della Valle, Berlusconi.
Non sia mai.
Ne seguirà una pressione contraria e multidimensionale, fino al raggiungimento, entro la prossima giornata di campionato, di un ulteriore punto di omeostasi.
Questa pressione potrebbe indirettamente favorire la squadra che affronterà la Juventus.
La teoria della così detta sudditanza psicologica nel 2012 è ridicola, perché incompatibile con le leggi della biologia molecolare sul pianeta terra.
Un arbitro che volesse deliberatamente avvantaggiare una squadra economicamente-mediaticamente rilevante, dovrebbe poi scontare la reazione contraria delle altre 4-5 squadre economicamente-mediaticamente rilevanti. Non credo che l’episodio di ieri farà fare un carrierone al guardalinee che ha cappellato il fuorigioco del Catania.
Hell